Il Parlamento europeo chiede la «liberazione incondizionata e immediata» di Simona Torretta e Simona Pari
Risoluzione comune sulla situazione in Iraq Doc.: B6-0028/2004
Procedura: Risoluzione comune Dibattito: 15.09.2004 Votazione: 16.09.2004
Con 533 voti favorevoli, 43 contrari e 26 astensioni, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla situazione in Iraq. I deputati condannano fermamente «tutti gli attacchi terroristici indiscriminati contro civili, minoranze religiose, forze di polizia e soldati della forza multinazionale, la presa di ostaggi come giornalisti e personale delle ONG e gli atroci omicidi che sono stati commessi». Essi rappresentano altrettanti tentativi di «indebolire, mediante il ricorso alla violenza, la determinazione del governo iracheno e della comunità internazionale ad andare avanti con il processo democratico».
L'Aula condanna in particolare «con la massima fermezza» il rapimento di Simona Torretta e Simona Pari nonché dei giornalisti francesi Christian Chesnot e George Malbrunot e quello del cittadino britannico avvenuto stamattina - quest'ultimo sulla base di un emendamento orale di Antonio TAJANI (PPE/DE, IT) - chiedendo «la loro liberazione incondizionata e immediata, oltre a quella di tutti gli altri ostaggi a prescindere dalla loro origine nazionale». I deputati hanno anche chiesto la restituzione della salma di Enzo Baldoni. Essi hanno mostrato apprezzamento per le numerose espressioni di solidarietà da parte di cittadini iracheni e del mondo islamico nei confronti degli ostaggi.
Il Parlamento invita il Consiglio, l'Alto Rappresentante della PESC e la Commissione, «in cooperazione con gli Stati membri interessati», ad adottare iniziative immediate e concrete per la liberazione degli ostaggi. Le autorità irachene e tutte le autorità religiose sono invitate «a condannare fermamente, chiaramente e inequivocabilmente ogni forma di terrorismo».
L'Iraq deve essere reintegrato nella comunità internazionale come partner sovrano, indipendente e democratico. L'Aula chiede che le elezioni per l'Assemblea nazionale transitoria, previste per il gennaio 2005, siano libere e giuste e sia garantita la piena partecipazione delle donne. Il Parlamento sostiene la proposta della Commissione europea di stanziare 200 milioni di euro per la ricostruzione dell'Iraq nel 2005. Il Consiglio è invitato ad utilizzare lo strumento di flessibilità per realizzare tale impegno, senza ridurre le spese relative agli altri settori dell'azione esterna dell'Unione.
L'Aula ha respinto a grande maggioranza gli emendamenti presentati dal gruppo GUE/NGL che chiedevano «l'immediato ritiro delle forze di occupazione straniere» e che consideravano l'occupazione del Paese illegale in quanto «in completa violazione del diritto internazionale».
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