ANM SULLE DICHIARAZIONI DI CASTELLI
Associazione Nazionale Magistrati
 L'A.N.M. sulle dichiarazioni del Ministro Castelli I recenti attacchi ai magistrati, provenienti da esponenti politici ed istituzionali di rilievo, per il modo con cui sono stati condotti rischiano di delegittimare l'azione giudiziaria di fronte all'opinione pubblica. Dinanzi a vicende delicate che toccano problemi fondamentali della convivenza civile è necessario che anche la critica sia argomentata e rispettosa del difficile ruolo del giudice; in caso contrario si rischia un imbarbarimento del clima complessivo, che va ben al di là del legittimo esercizio del diritto di critica. In questo contesto particolare allarme destano le dichiarazioni del Ministro della Giustizia Castelli, che -derogando al principio da lui stesso sempre affermato- è entrato pesantemente nel merito di una singola vicenda giudiziaria. Dimentica il Ministro che la Costituzione impone al giudice la soggezione esclusiva alla legge e la valutazione delle responsabilità sulla base delle prove acquisite secondo le regole del giusto processo. A presidio della correttezza delle decisioni vige un complesso sistema di impugnazioni. I processi di piazza sull'onda dell'emotività appartengono ad una cultura estranea allo Stato di diritto, e lungi dal rafforzare la risposta dello Stato alla insicurezza dei cittadini determinano solo un fattore di forte crisi della corretta convivenza civile.
Roma, 9 febbraio 2005 La Giunta Esecutiva Centrale
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