MOVIMENTO GIUSTIZIA : ATTACCO AL CSM
MOVIMENTO PER LA GIUSTIZIA
Ancora una volta il Consiglio Superiore della Magistratura subisce una grave ed ingiustificata aggressione per avere manifestato , nel pieno rispetto delle prerogative e competenze stabilite dalla Costituzione e dall'art.10 della legge "sulla costituzione e sul funzionamento del CSM", un fondato e doveroso giudizio critico sulla legge "senza nome" ("ex Cirielli" "salva Previti" o che altro?), grazie alla quale il Parlamento si accinge a seppellire definitivamente ogni ragionevole attesa di giustizia per i cittadini che hanno a cuore il principio di legalità, e per le innumerevoli vittime di truffe, usure, omicidi colposi, corruzioni, frodi varie etc. ; di tutti questi delitti commessi nel passato decennio, ma anche di quelli che saranno commessi nel prossimo decennio (un'amnistia "sul futuro" quindi di incalcolabili - anzi di volutamente non calcolate dal Ministro di Giustizia - devastanti proporzioni). Ancora una volta il Ministro viene meno ai suoi fondamentali doveri e tenta di delegittimare con la solita e gratuita accusa di "politicizzazione" l'organo che la Costituzione ha posto a presidio dell'indipendenza ed autonomia dei giudici, nei cui confronti l'insofferenza dei sostenitori del "comune sentire" del popolo si è da ultimo manifestata con particolare virulenza. I magistrati sanno bene quali sono le competenze e le attribuzioni del CSM e sono ben consapevoli della battaglia campale che oggi si sta conducendo per eliminarne la reale funzione, e per potere così liberamente attuare misure e comportamenti sempre più invasivi della giurisdizione. L' importanza del ruolo del CSM e l'attenzione che il Ministro gli riserva sono state peraltro rese note da tempo agli Italiani dal messaggio del Presidente Ciampi sulle palesi incostituzionalità della Riforma dell'O.G., e dai commenti incredibilmente "compiaciuti" dello stesso Castelli. Il Consiglio, peraltro, deve farsi carico dei giusti e preoccupati rilievi del Capo dello Stato, facendo tesoro della esortazioni a dare il massimo impulso e la massima efficienza alla organizzazione del lavoro in modo da rendere effettiva e puntuale l'azione dell'Autogoverno nell'attuale momento storico di grave difficoltà della giurisdizione. Questo non significa però che colui al quale spetta per Costituzione "l'organizzazione e il funzionamento dei servizi" possa sottrarsi ai suoi compiti e alle conseguenti responsabilità, né che debba essere dimenticata la sciagurata scelta della Maggioranza parlamentare di ridurre di 1/3 il numero dei componenti elettivi del CSM. il Presidente Piero Martello il Segretario Nino Condorelli
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