Alitalia, Montagnino: “Il governo fa minacce da regime”
“Un ricatto inaccettabile che mina le basi di quasi duecento anni di storia sindacale europea e che, peraltro, rischia di ledere ancor di più l'economia italiana". Così il senatore della Margherita Antonio Montagnino, capogruppo in Commissione lavoro, commenta l'intervista rilasciata dal Ministro Siniscalco al Financial Times e le dichiarazioni del Ministro Lunardi. "Un piano di ristrutturazione per crisi aziendale deve essere discusso e condiviso dalle parti sociali, altrimenti diventa un'imposizione di regime, una minaccia ai sindacati attraverso la quale, tra l'altro, il Ministro dell'Economia sta offrendo su un piatto d'argento la testa della compagnia di bandiera a privati e altre compagnie, mostrando un singolare autolesionismo che rischia di portare ad un ulteriore tracollo economico e occupazionale dell'Alitalia e, quindi, del Paese". "È un ricatto dittatoriale grave e inaccettabile perché teso ad ostacolare il legittimo dovere dei sindacati di difendere i diritti dei lavoratori. Vista l'ormai consueta latitanza del governo nella gestione della crisi Alitalia, mi chiedo se esso abbia veramente a cuore la causa delle migliaia di lavoratori che, ad oggi, rischiano il proprio posto di lavoro. Ci auguriamo - spiega Montagnino - che Siniscalco e Lunardi diano una prova di interesse, ritirando le minacce e impegnandosi seriamente nel dialogo con le parti sociali. Unica strada per riparare la drastica e annosa crisi dell'azienda e trovare una via d'uscita definitiva, non improvvisata attraverso provvedimenti tampone che lasciano il tempo che trovano e che, talvolta, aggravano la già difficile situazione". Roma, 25 agosto 2004
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