Artisti contro la Finanziaria
di Loredana Morandi
foto di Evandro Inetti
Un grandissimo successo la manifestazione di ieri al Capranica, tanto che già i tg delle venti ieri sera titolavano ad una parziale capitolazione del cavaliere e del suo ministro Buttiglione. Sfido, noi artisti, e fra di noi i più famosi, abbiamo facoltà di parola come e più dei politici, presenti all'evento di protesta in rappresentanza di tutti gli schieramenti, dall'altissimo Willer Bordon, capogruppo della Margherita al Senato, al rotondetto e silente Buontempo di An, che deve aver taciuto per tema del linciaggio, alla sempre presente e squisita Melandri dei Ds accompagnata, naturalmente, da Fassino.
Una citazione di merito per l'attenzione, che dedica alla vertenza spettacolo all'onorevole Giulietti, che simpaticamente mi ha salutata con una sorta di cameratesco mandato: "Domani voglio leggere le tue impressioni", segno questo che anche gli onorevoli leggono noi bloggers ma io, artista e giornalista, ricordo bene di aver visto il lavoro di Giulietti in quel degli Stati Generali dell'Informazione.
Al congresso è stato sicuramente di grande rilevanza politica l'intervento dei rappresentanti sindacali, Epifani della Cgil e Pezzotta della Cisl, il primo con una relazione politico nobiliare dal taglio poco incazzoso se di provenienza cgiellina, che ha comunque suscitato molti applausi, ed il secondo giunto quinto o sesto al microfono, che per la prima volta, finalmente, ha chiamato in campo uno slogan pacifista "Più Arte e meno guerra", e che ha dato una applaudita relazione di taglio tecnico, contenente finanche alcuni buoni propositi. Perchè diciamo la verità: NO, il governo i 170 miliardi del taglio al Fus non se li ritrova nelle tasche, visto che li ha appena spalmati sul ponte del cacciatorpediniere "Andrea Doria", varato vergognosamente ieri nel silenzio generale dettato dagli artisti alla stampa.
Alta ed incisiva è stata l'apertura del presidente dell'Agis, Alberto Francesconi che, rosso in volto e sinceramente arrabbiato, è stato interrotto molte volte dagli applausi spontanei della folla. Francesconi ha chiamato gli Stati Generali dello Spettacolo, anticipando una convocazione - appello, entro i prossimi 15 giorni. Ci incontreremo ancora per questa, che è repentinamente divenuta una vera lotta.
Del fantastico, folle e "sognatore" Roberto Benigni parlano tutte le pagine di oggi, ma in sala, e a nome di tutti gli artisti presenti, è stato molto incisivo, meno populista e più politico l'intervento dal palco di Massimo Ghini, che ha narrato dell'aver preso in mano il megafono all'esterno, ed arringato la folla di centinaia di artisti e operatori dello spettacolo in protesta, sgomenti per le prospettive future ex tagli, rimasti in piazza per gli esuberi dell'ex teatro Capranica.
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