Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Associazione Nazionale Magistrati

FERMATE TUTTE LE UDIENZE IN CASSAZIONE PER LO SCIOPERO DEI MAGISTRATI
Lo sciopero ha bloccato integralmente le udienze della Cassazione. Sono state sospese e rinviate tutte le udienze civili e tutte quelle penali nelle quali, peraltro, sono stati ugualmente trattati, nonostante lo sciopero, i processi con detenuti.
Roma, 14 luglio 2005 La Giunta Esecutiva Centrale
Associazione Nazionale Magistrati

DATI PROVVISORI SULL’ADESIONE ALLO SCIOPERO DEI MAGISTRATI
Dai primi dati provvisori pervenuti dai vari uffici giudiziari risulta che anche questa volta l’astensione dei magistrati italiani dalle attività giudiziarie è stata compatta, con una percentuale di circa l’85%.
I primi distretti pervenuti sono: Palermo con un’adesione dell’83%, Milano dell’85%, Cagliari oltre il 93%, Venezia l’80%, Alessandria l’87% e Modena l’89%. I dati stanno ancora affluendo. In Cassazione sono state sospese tutte le udienze civili e penali ad eccezione di quelle relative ai processi con detenuti o comunque urgenti. A Roma si registra un’adesione altissima. Dappertutto sono stati assicurati i servizi essenziali a tutela dei diritti fondamentali e della sicurezza dei cittadini.
Roma, 14 luglio 2005 La Giunta Esecutiva Centrale
E Castelli: «Ciampi è troppo saggio, firmerà la riforma» Sciopero toghe, esposto di Calderoli Il ministro denuncia la protesta dei giudici: «Viola legge». Replica dell'Anm: «Siamo tranquilli». Durissimo D'Alema ROMA - Mentre molti magistrati in tutta Italia incrociano le braccia per il loro quarto sciopero in tre anni contro la riforma della Giustizia firmata dal Guardasigilli Roberto Castelli che attende il varo alla Camera, il ministro leghista delle Riforme Roberto Calderoli passa dalle parole ai fatti e presenta un esposto al Senato contro la protesta delle toghe. E lo spiega così: «Con questo atto - dice il ministro ai giornalisti - chiedo di accertare la sussistenza e di verificare i presupposti criminosi previsti dall'articolo 503 del codice penale, ossia quello che prevede sanzioni contro chi effettua scioperi o serrate per fini non contrattuali».
CASTELLI: CIAMPI FIRMERA' - Intanto nelle stesse ore, lo stesso Castelli interviene sul tema della giustizia smentendo le indiscrezioni secondo cui Ciampi potrebbe rinviare per la seconda alle Camere la riforma dell'ordinamento giudiziario. «Il Capo dello Stato non firma la riforma dell'ordinamento giudiziario per la seconda volta? Non credo proprio. Ciampi è troppo saggio per pensare a cose di questa natura», chiosa Castelli.
BUFERA SU CALDEROLI - Tornando a Calderoli, il gesto del ministro riaccende il clima di contrapposizione fra il governo e i togati, che ritengono la riforma dell'ordinamento lesiva della propria indipendenza. Subito dopo, l'ex magistrato Antonio Di Pietro, leadel del movimento Italia dei Valori, ha a sua volta annunciato di aver presentato un contro-esposto nei confronti del ministro: «Lo abbiamo denunciato – ha spiegato Di Pietro in una nota - per aver falsamente accusato i magistrati scioperanti di aver commesso un reato, pur sapendo che lo sciopero è un diritto costituzionalmente garantito». Durissimo il commento di Massimo D'Alema: «È sconcertante che un soggetto simile possa far parte del governo di un paese civile». Secondo Francesco Rutelli, leader della Margherita «prenderli sul serio è la peggiore maniera per occuparsi dei problemi dell'Italia».
L'ANM: SIAMO TRANQUILLI - «Noi siamo assolutamente tranquilli e sereni». Così il presidente dell'Associazione nazionale magistrati replica alla denuncia presentata da Calderoli . «Il nostro sciopero - afferma Riviezzo - è perfettamente legittimo ed è stato valutato così anche dall'autorità preposta dalla legge al controllo, ossia dal garante per i servizi pubblici essenziali. Ripeto, quindi, che siamo perfettamente tranquilli. Avremmo preferito che la politica discutesse sul contenuto della riforma e sulle nostre proposte piuttosto che rispondere con le denunce». Intanto con comunicato l'Anm diffonde i primi dati provvisori pervenuti dai vari uffici giudiziari, dai quali risulta che «l'astensione dei magistrati italiani dalle attività giudiziarie è stata compatta, con una percentuale di circa l'85%».
14 luglio 2005 http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/07_Luglio/14/calderoli.shtml
Associazione Nazionale Magistrati

I capi degli uffici giudiziari scioperano contro la proposta di riforma dell’ordinamento giudiziario.
Ampia solidarietà all’ANM
Sono già pervenute oltre 170 adesioni di capi degli uffici all’astensione del 14 luglio 2005 come da elenco che segue.
La massiccia adesione dimostra la contrarietà anche dei dirigenti alle forme di gerarchizzazione previste nella proposta di riforma.
Hanno aderito allo sciopero anche diversi magistrati che prestano servizio all’Ispettorato del Ministero della Giustizia.
Stanno pervenendo all’ANM attestati di solidarietà da parte di associazioni di magistrati europei come A.E.M. e MEDEL, di sindacati e di associazioni della società civile, della Federazione Nazionale della Stampa italiana.
Al manifesto del 25 giugno 2005 contro la proposta di riforma hanno aderito numerosi professori universitari.
In occasione dello sciopero, in vari distretti si terranno manifestazioni con la presenza di costituzionalisti, avvocati, esponenti della società civile.
E’ diffuso il consenso alle preoccupazioni per l’indipendenza e l’autonomia della magistratura manifestate dall’ANM. E’ auspicio dell’Associazione che di tutto ciò si tenga conto nel corso dell’esame parlamentare.
Roma, 13 luglio 2005
Allegato 1: SCIOPERO MAGISTRATI 14 LUGLIO 2005
Associazione Nazionale Magistrati Sezione Emilia Romagna

La Giunta In occasione della astensione dalle udienze deliberata per la giornata del 14.7.2005
Indice una ASSEMBLEA DISTRETTUALE presso l'aula delle udienze civili del Tribunale di Bologna ore 11 sul tema:
RIFORMA DELL'ORDINAMENTO GIUDIZIARIO CRISI DEL SERVIZIO GIUSTIZIA
invita magistrati, avvocati, tutti gli operatori degli uffici giudiziari del distretto a partecipare .
Interverranno:
il Presidente della Corte di Appello, il Procuratore Generale presso la Corte di Appello, il Presidente del Tribunale di Bologna, il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Bologna, il Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Bologna , il Presidente della Camera Penale di Bologna , il rappresentante del Sindacato Avvocati Bologna , il rappresentante delle organizzazioni sindacali della funzione pubblica e rappresentanti della Università di Bologna
Il Presidente della Giunta Anm Emilia Romagna
SOLIDARIETA' DELLA F.P. C.G.I.L. - F.P.S. C.I.S.L. U.I.L. P.A. E SAG. UNSA ALLO SCIOPERO DEI MAGISTRATI DEL GIORNO 14 LUGLIO
Lo sciopero indetto dall' Associazione Nazionale Magistrati per il giorno 14 Luglio 2005 rappresenta l'ennesima manifestazione di dissenso della gestione del sistema giudiziario del nostro Paese. L'iniziativa di protesta dei magistrati mette in evidenza la sofferenza che si registra nei confronti di chi crede che le problematiche del sistema giudiziario possano essere risolte esclusivamente con una riforma che è mirata a ledere l'autonomia della magistratura e, peggio ancora, in contrasto con la Costituzione senza affrontare con la dovuta razionalità e consapevolezza le cause che determinano la lungaggine dei procedimenti giudiziari. A tal fine i lavoratori che operano negli uffici giudiziari della regione Emilia Romagna il giorno 1 luglio hanno effettuato in tutte le città delle manifestazioni di protesta per denunciare la grave carenza di organico alla quale si tenta di far fronte con lavoratori precari che non hanno garanzie per il loro futuro lavorativo, con la continua erosione delle risorse economiche che di fatto non consente neanche di acquistare il materiale di cancelleria, e con le condizioni degli edifici giudiziari sia per quanto riguarda la posizione logistica, sia per quel che concerne la condizione abitativa, che di fatto non corrispondono ai minimi criteri di decorosa abitabilità. In pratica si vuole organizzare il sistema giudiziario senza avere la vera consapevolezza delle problematiche esistenti. Per queste ragioni Vincenzo Santoro, Giancarlo Vitelli, Luigi Febbraro e Rosa Maria Fino esprimono - a nome delle segreterie provinciali F.p. C.G.I.L., F.p.S. C.I.S.L., U.I.L. P.A. e S.A.G. UNSA - la loro solidarietà alla protesta indetta dall'Associazione Nazionale dei Magistrati considerata la comune certezza che una riforma vera e seria della giustizia deve avere a riferimento i veri problemi dei cittadini che chiedono un servizio giudiziario migliore da coloro che oggi loro malgrado sono impossibilitati a renderlo.
Modena 13 Luglio 2005
Federazione Nazionale della Stampa Italiana

Roma, 12 luglio 2005 Prot. n. 165/C
Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha inviato al Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Dott Ciro Riviezzo, la seguente lettera:
“Egregio Presidente,
nell’imminenza dello sciopero nazionale dei magistrati proclamato dalla Sua Associazione per giovedì 14 luglio, Le esprimo la solidarietà alla categoria che Ella guida, il cui ruolo e la cui autonomia rappresentano elementi fondamentali per la certezza del diritto. La stessa Costituzione della Repubblica ne fissa i contorni e ne stabilisce i principi essenziali. Ritengo pertanto necessario che la riforma dell’ordinamento giudiziario in discussione in Parlamento proceda con un’ampia consultazione e con il consenso della Magistratura. Sarebbe assurda una approvazione del provvedimento che non tenga conto delle preoccupazioni espresse dall’Associazione Nazionale Magistrati circa gli aspetti di incostituzionalità e di ingestibilità . D’altra parte lo stesso Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi è più volte intervenuto per sottolineare le esigenze di autonomia della magistratura. Proprio in queste settimane anche i giornalisti sono impegnati in una dura battaglia per difendere l’indipendenza e la qualità della loro professione più volte sottoposta ad attacchi dai diversi poteri. Così come i magistrati, anche i giornalisti sono stati costretti ad azioni di sciopero motivate dalla posizione delle imprese pubbliche e private nelle vertenze contrattuali. Ella ha avuto modo di sottolineare l’amarezza con la quale l’ANM ha deciso di ricorrere allo strumento dello sciopero, che è e resta un atto estremo, sia per i magistrati sia per i giornalisti. Nella consapevolezza, però, che la responsabilità di entrambe le categorie non consente di evitare questa forma di lotta per difendere diritti e libertà. I giornalisti, poi, hanno un motivo di ulteriore preoccupazione sulla riforma per quanto attiene all’esercizio della libertà di informazione e del diritto di cronaca. Non condividiamo infatti la norma, contenuta nel Disegno di legge del Governo, che prevede che le informazioni sulle attività dell’ufficio del pubblico ministero debbano essere attribuite esclusivamente e personalmente al Procuratore della Repubblica. I magistrati in contrasto con questa disposizione sarebbero poi perseguiti disciplinarmente. Riteniamo che ciò determinerebbe un’informazione giudiziaria controllata direttamente dal Procuratore Capo della Repubblica e, per questo, sarebbe limitativa della libertà del cronista giudiziario di avere chiarimenti e notizie direttamente dai singoli magistrati dell’ufficio. Un ‘informazione, quindi, che rischierebbe di essere reticente. Nella speranza che le preoccupazione dell’ANM e quelle della Fnsi vengano recepite dal legislatore, La ringrazio per l’attenzione e Le auguro i migliori auguri di riuscita dello sciopero dei magistrati”.
Associazione Nazionale Magistrati sezione di Milano Il Presidente della Giunta

Cari colleghi ,
alcuni di voi , in questi giorni , si interrogano se valga ancora la pena scendere nuovamente in agitazione per la quarta volta in tre anni . Alcuni ritengono questo sciopero " inutile " a fronte di una chiara volontà del Parlamento di procedere in tempi rapidissimi alla approvazione di quella che ormai tutti considerano una vera e propria "controriforma " ( e alla quale seguirà , ciliegina finale sulla torta , la legge Cirielli in tema di prescrizione ) ; qualcun altro , al contrario , ha dubbi sull' aderire o meno , ritenendolo uno strumento troppo blando e di scarsa efficacia . Senza avere certamente la presunzione di convincere i dubbiosi (nutrendo al massimo qualche speranza ), io credo che il motivo per cui la adesione alla giornata di sciopero del 14 Luglio sia ancora oggi "utile " e doverosa, riposa su questa , solo apparentemente , paradossale considerazione : Noi scioperiamo perchè siamo e vogliamo rimanere - nel senso più alto del termine - servitori dello Stato ma non vogliamo trasformarci in servi di questa o quella parte politica , qualunque essa sia , che negli anni a venire governerà questo nostro Paese : perchè questa , per i motivi che tutti sanno , è la vera finalità della legge che il Parlamento si appresta a licenziare. Noi scioperiamo perchè non vogliamo che si possa dire da parte di alcuno che la Magistratura Italiana , è rimasta indifferente o , peggio , si è resa complice di fronte al definitivo scempio del sistema giustizia ( e di quel che rimane del " senso " della giustizia ) di questo nostro Paese. Noi scioperiamo perchè chi si sta per assumere la responsabilità di cancellare di fatto quei valori che hanno guidato la vita professionale di tutti noi ( e tra questi in primo luogo - che sia questo il nostro errore ? - quello rappresentato dalla scritta che ogni giorno ci sovrasta nelle nostre aule : " la legge è uguale per tutti" ), se la assuma pienamente ed in via esclusiva - senza alibi alcuno - di fronte alla storia di questo nostro Paese. A me , che come tanti di noi , alle volte sento la stanchezza rischiare di prendere il sopravvento , sembrano, questi , motivi semplici ma validi per dimostrare ancora una volta , con l' unico mezzo che abbiamo , tutta la nostra contrarietà ad una riforma fatta ( non nascondiamoci dietro ad un dito ) " in odio " alla Magistratura ma che comporterà - cosa assai più grave - danni assai peggiori per la convivenza civile . Il Presidente della Giunta di Milano Paolo Enrico Carfì
MD NEWS
Sul sito di Magistratura Democratica, a cura del Dott. Giovanni Cannella, sono state pubblicate: la dichiarazione di MD sui Centri di permanenza temporanea (CPT). Inoltre è possibile leggere la dichiarazione congiunta MD, Arci, Asgi, Cgil, Msf dal titolo "Chiudere la Stagione del Diritto Speciale dei Migranti", a margine del Forum tenutosi a Bari fra le Regioni. Sempre sul sito è pubblicata la toccante testimonianza del Dott. Giacinto Bisogni, diario da Londra nel giorno delle Bombe.
Buona Lettura
www.magistraturademocratica.it
Associazione Nazionale Magistrati

La Segreteria Generale
In occasione dello sciopero proclamato dall’Associazione Nazionale Magistrati, la Giunta Esecutiva Centrale ha indetto per domani 14 luglio - alle ore 16.30 - una
CONFERENZA STAMPA
presso la propria sede: Palazzo di Giustizia – Piazza Cavour.
Roma, 13 luglio 2005
La Giunta Esecutiva Centrale
N.B.: per la partecipazione alla conferenza stampa di cui sopra è necessario inviare all’attenzione del Primo Presidente aggiunto della Corte di Cassazione, dott. Vincenzo Carbone, richiesta di accredito entro e non oltre le ore 12.00 di domani 14 luglio.
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