Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
UNITA’ PER LA COSTITUZIONE MILANO

L’ autogoverno fra crisi e delegittimazione. Il nostro impegno.
Le recenti polemiche - che costituiscono occasione per politiche esterne all’ordine dei magistrati di ripensamento dell’intero assetto della magistratura - sull’attività del CSM in materia di pratiche c.d. di gestione (in particolare nomine di uffici direttivi e semidirettivi) meritano alcune riflessioni articolate e non strillate. Da un lato infatti vi è la necessita di salvaguardare i principi costituzionali del sistema e la Istituzione consiliare che assicura l’effettività di tali principi, dall’altro occorre svolgere una funzione di critica propositiva finalizzata al miglioramento del servizio e della decisione. In un momento in cui la Magistratura resta soggetta ai disegni di controriforma dell’ordinamento giudiziario ed il Ministro della Giustizia pone in discussione la capacità del CSM a governare l’ordine giudiziario ed il suo potere, è massima l’esigenza di mantenere un autogoverno saldo e che conservi, all’esterno, un’immagine di serietà ed equilibrio istituzionale. Sacrificare tale immagine per interessi di parte o farne strumento di polemica - che è cosa diversa dalla critica - avverso singole decisioni non condivise costituirebbe un atto irresponsabile cui è necessario sottrarsi senza indugio. Occorre allora preliminarmente abbandonare la logica del manicheismo e della supponenza culturale (denunciata dallo stesso Vicepresidente Rognoni) che porta alcuni gruppi - aggregati in un’alleanza che rischia di essere e di apparire un polo ideologico (il bipolarismo rappresenterebbe la fine di una magistratura libera) - a ritenere che il male risieda sempre e comunque nella condotta altrui. La critica non può prescindere dall’autocritica perché se si denuncia una maggioranza precostituita vuol dire che, in contrapposizione, si è creata (prima o dopo?) un’alternanza altrettanto omogenea e collegata. Questa logica altera la fisiologia del CSM che non deve governare ma amministrare e giudicare. Bisogna poi osservare e criticare l’attività del CSM senza delegittimarne il ruolo. Dire che le maggioranze si formano per ragioni estranee alle regole decisionali significa mortificare il ruolo di tutti i consiglieri (togati e laici) nell’aspetto più delicato che è quello della loro indipendenza istituzionale. Indipendenza - ovviamente - dalla politica, indipendenza dal correntismo nel suo aspetto degenerativo di clientela, di senso dell’appartenenza, di favore, non di idealità che si esprime attraverso una trasparente politica della giurisdizione. I partiti nel CSM rappresenterebbero la fine dell’autonomia della magistratura. I magistrati che cercano attraverso i partiti uno spiraglio numerico nel Consiglio per aspettative di carriera avvierebbero un processo irreversibile di caduta dell’etica rinunciando, loro stessi, alla indipendenza soggettiva e funzionale. Tutto questo va prevenuto attraverso un comportamento attento e virtuoso della gestione quotidiana. Sulle nomine dei direttivi e dei semidirettivi il CSM dovrebbe operare come giudice dell’autogoverno, applicando quelle regole che sono state scritte (e che forse vanno rivisitate) e valutando i profili professionali degli aspiranti come un giudice valuta il proprio processo. Con coscienza e spirito indipendente. Senza baratti, compensazioni o accordi trasversali programmati. Dire che queste regole - che sono di deontologia e che colpiscono il cuore dell’Istituzione - vengono frequentemente violate significa delegittimare il Consiglio Superiore nella sua funzione. Occorre, invece, valutare i processi decisionali dell’organo - sempre leggibili attraverso le proposte - ed intervenire sui meccanismi preventivi che scrivono la professionalità del magistrato che oggi appare bravissimo, in grado di esercitare tutte le funzioni, dotato sempre di capacità nella gestione di risorse. Siamo tutti ottimi giuristi e dirigenti e, fattore che aggrava il contesto, convinti di essere migliori dell’altro. E’ un problema di riscrittura di regole iniziali (bisogna abbandonare l’arte della tuttologia, ampliare le fonti di conoscenza, valorizzare la responsabilità dei Consigli Giudiziari) ma soprattutto di cultura nella formazione e nel rapporto con l’Istituzione la cui decisione - se libera - va sempre accettata. Il problema dell’inefficienza del servizio (il CSM deve dare risposte in tempi assolutamente più brevi) si risolve con l’aumento dei componenti ed il potenziamento delle strutture ausiliarie e con l’applicazione di procedure più snelle, a condizione che il magistrato abbia fiducia nel suo organismo di autogoverno. Altrimenti - e si ritorna al problema culturale - qualcuno, raccogliendo le urla scandalizzate che denunciano casi non ancora definiti non conoscendo nemmeno i profili professionali dei magistrati, il percorso logico adottato nella valutazione discrezionale, penserà all’eterogoverno come forma di risoluzione delle patologie che gli stessi esponenti delle correnti denunciano. L’impegno di Unicost milanese sarà invece quello di contribuire ad una riflessione effettiva sul miglioramento degli organi di autogoverno per garantire loro credibilità ed efficienza.
Milano 8 giugno 2005 La segreteria
Associazione Nazionale Magistrati

L’A.N.M. sui lavori parlamentari sull’ordinamento giudiziario
La Giunta dell’ANM sta seguendo con la massima attenzione lo svolgimento del dibattito in corso al Senato sul disegno di legge delega relativo all’ordinamento giudiziario.
Rileva che il relatore del disegno di legge sen. Bobbio ed il Ministro della giustizia continuano a manifestare un atteggiamento di pregiudiziale chiusura tanto rispetto alle proposte, alle critiche ed agli emendamenti dell’opposizione parlamentare quanto rispetto agli emendamenti di esponenti della maggioranza parlamentare.
La Giunta - mentre prosegue, negli incontri di questi giorni, sulla strada del confronto e del dialogo con tutte le forze politiche - ribadisce il suo più netto dissenso rispetto al testo di legge oggi in discussione e conferma lo stato di mobilitazione di tutta la magistratura in vista di ulteriori iniziative di protesta.
Roma, 1 giugno 2005 La Giunta Esecutiva Centrale
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Associazione Nazionale Magistrati
L’A.N.M. sulla ripresa dei lavori sull’Ordinamento Giudiziario
La Giunta Esecutiva Centrale manifesta la più viva preoccupazione per la possibilità che il Senato approvi un testo di riforma dell’ordinamento giudiziario che, oltre a non tener conto delle osservazioni e delle proposte formulate dall’ANM, non risponda nemmeno ai rilievi di palese incostituzionalità indicati nel messaggio del Capo dello Stato.
La magistratura seguirà, come ha sempre fatto, con la massima attenzione l’andamento dei lavori parlamentari, che spera siano improntati a ragionevolezza e al più ampio confronto e approfondimento.
La GEC conferma lo stato di mobilitazione, riservandosi di adottare con la dovuta tempestività le iniziative necessarie.
Roma, 25 maggio 2005
Il perchè lo dice benissimo La Repubblica in questo articolo sui retroscena del sequestro, infatti il Sismi per la liberazione ha messo in pratica pesanti ingerenze ai danni della popolazione afghana. Ed io questo non posso condividerlo. L.M.
Qualcuno non voleva lo scambio con la madre di Timor Shah Settori ostili alla linea di Karzai hanno boicottato le trattative
Era tutto pronto da mercoledì Ostacoli e difficoltà da Kabul
Oggi all'arrivo a Roma la Cantoni sarà interrogata a Palazzo di Giustizia dai pm dell'Antiterrorismo di LUCA FAZZO e CLAUDIA FUSANI LA SVOLTA, quella vera, è arrivata nel pomeriggio di mercoledì. E' stato in quelle ore che gli agenti del Sismi all'opera da tre settimane in Afghanistan hanno ottenuto dal governo di Kabul la concessione che da giorni paralizzava le trattative per la liberazione di Clementina Cantoni, infilando ogni apertura in un cul de sac in cui ognuna delle due parti rifilava all'avversario l'onere della prima mossa. Invece mercoledì i nostri 007 ottengono che le porte delle durecarceri afgane si aprano per quattro detenuti. Si tratta di delinquenti comuni che fanno parte dell'elenco (un elenco elastico e mutevole, la cui composizione era stata modificata a più riprese nel corso del sequestro) delle contropartite chieste da Timor Shah per porre fine alla prigionia della giovane italiana. Il governo di Kabul si era sempre rifiutato di rimettere nessuno in libertà prima di un atto concreto dei banditi. Mercoledì, sotto la pressione continua di Roma, arriva la svolta: Kabul acconsente a fare uscire i quattro in una condizione di "semilibertà", affidati ad un garante e sotto il controllo diretto dei militari italiani. E' l'apertura decisiva. Ma anche stavolta, tutto fino all'ultimo poteva andare storto. E fino all'ultimo momento l'ottimismo non ha mai preso la mano tra chi aveva davvero il polso della situazione.
Ora che è tutto finito nel migliore dei modi, sarebbe quantomeno inesatto dipingere la gestione delle trattative per la liberazione della cooperante milanese come un percorso razionale e lineare. Al contrario, una lunga serie di inciampi di ogni genere ha costellato i ventiquattro giorni del sequestro.
Di questi inciampi sono stati responsabili diversi soggetti. Le organizzazioni umanitarie che a Kabul hanno agito tanto volonterosamente quanto scompostamente. Altri esponenti italiani responsabili di iniziative improvvide. Giornalisti che hanno cercato di giocare in prima persona un ruolo nelle trattative. Ma i condizionamenti peggiori sono stati quelli espliciti, deliberati che venivano dall'interno delle istituzioni afgane, dai settori impegnati in una opposizione strenua alla leadership di Hamid Karzai e che a più riprese hanno boicottato le possibilità di sblocco: a partire dall'irruzione più plateale di tutte, l'arresto della madre di Timor Shah.
In quel momento, la vita di Clementina Cantoni è stata appesa ad un filo. Solo a prezzo di sforzi incredibili gli uomini del Sismi il 26 maggio riescono a ottenere che la donna lasci il carcere e che venga affidata alla custodia dei militari italiani. Quando da Kabul arriva la telefonata che annuncia la consegna della madre del bandito, il sospiro di sollievo del capo del Sismi Nicolò Pollari e di Gianni Letta, responsabile politico dell'intelligence, si sente fino ai piani alti di Palazzo Chigi.
Oggi pomeriggio, appena sarà sbarcata a Roma, Clementina Cantoni verrà interrogata dai carabinieri del Ros e dai pm dell'Antiterrorismo. L'inchiesta per sequestro di persona ha già, verosimilmente, alcuni nomi nel registro degli indagati, a partire da quello di Timor Shah. Tutto da verificare è però se e come sarà concretamente possibile perseguire davvero i responsabili del sequestro, dopo il perfezionamento con la banda dell'accordo che prevede indubbiamente tra le sue clausole la garanzia dell'impunità. Anche di questa clausola si sono fatti sostenitori, nel corso delle tre settimane del rapimento, gli ambienti politici afgani accusati dai nostri 007 di costituire la copertura istituzionale dei rapitori.
Non si può parlare di mandanti politici, ma di coperture sì. La definizione più calzante al sequestro pare l'abbia data qualche giorno fa un alto dirigente dei nostri servizi: "E' come se avessimo davanti una banda di ladri a Palermo". Tradotto: un gruppo di cani sciolti che però agisce in una situazione in cui poco o nulla può avvenire senza il consenso di entità superiori. E' con queste entità superiori che il Sismi ha cercato continuamente di avviare un rapporto, badando però a non urtare la suscettibilità del governo ufficiale. Ma, sotto traccia, i contatti esistevano, e sono stati alla base dell'esito positivo.
Tre i passaggi decisivi, dopo la liberazione della madre di Timor Shah. L'ingresso in scena di un nuovo mediatore, nella giornata del 28, un capotribù con contatti di buon livello sia nella malavita che nelle istituzioni. L'arrivo, il giorno successivo, del video con Clementina in buona salute, e la telefonata in cui viene data la risposta ad una domanda-chiave per verificare l'esistenza in vita della donna: segno che il nuovo canale è stato accettato. Infine, l'identificazione del nome di tre rapitori e la localizzazione del covo, il 31: un segnale per dire ai rapitori che se la trattativa non si sblocca l'opzione dell'azione di forza è ancora aperta.
Ma non ce n'è bisogno. Ieri pomeriggio, lo scambio: la madre del bandito torna libera, l'incubo di Clementina finisce. Sono passati di mano anche dei quattrini? In caso affermativo, pochi spiccioli al confronto di quelli che servirono alla tragica liberazione di Giuliana Sgrena.
(10 giugno 2005) http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/esteri/afrapito5/trattat/trattat.html
Associazione Nazionale Magistrati

Il Presidente dell’ANM, Ciro Riviezzo, sarà presente alla manifestazione prevista a Palermo il 23 maggio 2005 organizzata dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” in occasione del 13° anniversario della strage di Capaci.
Associazione Nazionale Magistrati

L’A.N.M. sull’appello del Sen. Bobbio
L’ordinamento giudiziario è materia sulla quale, come è stato di recente autorevolmente osservato nel corso dei lavori del Senato, occorre “riflettere e studiare”, mentre non sono utili generici richiami alla mobilitazione ad approvare un testo che, nell’attuale versione, non risponde nemmeno ai rilievi mossi dal Capo dello Stato, ed in relazione al quale sono stati presentati numerosi emendamenti sia da parte di esponenti della maggioranza che dell’opposizione. L’A.N.M. è pronta come sempre a fornire il suo contributo costruttivo ad un approfondimento dei delicati temi in discussione, ma anche ad adottare, come già fatto in passato, tutte le iniziative necessarie a rappresentare il suo netto dissenso.
Roma, 19 maggio 2005 Giunta Esecutiva Centrale
L'allenamento di due anni di discussioni infruttuose sotto il profilo culturale, scientifico e tecnico (di cui posso dimostrare ampio carteggio) con il Comitato Roma Nord sul caso Radio Vaticana, mi impone una ulteriore riflessione, che nasce esclusivamente dai metodi socratici appresi nei miei studi umanistici.
L'antica medicina simpatica attribuiva efficacia a quelle sostanze simili nella forma all'organo da curare. L'esempio più eclatante: la noce e il cervello. Ma qui si trattava evidentemente di un grossolano errore ...
Nel caso dell'elettromagnetismo, io ricercatrice, indagherei sulle influenze delle onde elettromagnetiche sull'unico apparato che utilizza la naturale elettricità animale: il cervello.
Il cervello è una macchina praticamente perfetta, che accumula tutte le nozioni dell'umano sentire nelle sue cellule. Le cellule cerebrali, pur perfette, uniche dell'intero organismo purtroppo non si rigenerano mai più una volta perdute. La malattia del secolo, che ne colpisce la struttura minandone radicalmente la funzione mnemonica con la distruzione delle cellule, è l'Alzaimer il cui decorso degenerativo inizia prestissimo: anche a quaranta anni. Allo stato la ricerca scientifica conosce poco o nulla delle sue potenziali capacità. Sono e restano difficilissimi gli interventi chirurgici a cranio aperto, che sempre recano pesantissimi sintomi subordinati come emiparesi, paresi, con la perdita dell'uso della parola, della facoltà di calcolo o dell'uso di uno dei cinque sensi. Sappiamo inoltre che la primigenia funzione del cervello è quella della registrazione e decodifica dei dati proveniente dai cinque sensi. Quattro di essi sono saldamente installati nella scatola cranica: vista, udito, olfatto, gusto. Inoltre il tatto, ultimo dei cinque sensi legato al funzionamento dell'organo più grande presente nel nostro corpo cioè la pelle, è presente e sensibilissimo su tutta quanta la testa. Provare per credere.
I moltissimi casi di cetacei spiaggiati e poi penosamente deceduti sulle coste dell'atlantico e del pacifico, per aver perso il senso dell'orientamento, sono un importante segnale di quale sia il reale effetto dell'inquinamento elettromagnetico della Terra. In tutti quei casi è il sesto senso pescino detto "linea laterale" ad aver fallito, si tratta una sorta di bussola organica che li aiuta ad orientarsi mentre compiono migrazioni e mentre viaggiano sulle grandi distanze, perchè registra e decodifica il magnetismo naturale del pianeta .
Bene è per questi fondamentali planetari, che orienterei ogni mia ricerca a comprendere meglio gli effetti nefasti dell'elettromagnetismo sul cervello umano e sulle sue possibili sintomatologie e degenerazioni cellulari.
Altra cosa sono le degenerazioni cellulari dovute all'assorbimento di radiazioni nucleari, provocato incidentalmente dall'esposizione a materiali naturalmente radioattivi a causa di un incidente, come le leucemie acute a blasti midollari dovute alle esplosioni atomiche di Hiroshima, Nagasaki, di Halabja in kurdistan o nell'Iraq della prima guerra del Golfo, oppure per esposizioni dovute a cause professionali. Nel caso specifico di Radio Vaticana, oltre ai più volte citati 2+1=3 reattori nucleari accesi presso la base Apat (ex Enea) della Casaccia, è il Tufo a determinare un ulteriore picco della radioattività del suolo. Questo è un dato rilevabile in tutto il Lazio con l'uso un comunissimo contatore a tubo geiger, perchè questo sfrigola del noto ticchettio al primo sasso di tufo che si incontra.
Il Tufo è una antica e spugnosa pietra lavica, naturalmente radioattiva è presente in grandi giacimenti nelle regioni Lazio e Campania dove viene utilizzato comunemente per l'edilizia, tanto quanto il marmo Travertino caro alla città di Roma, ma molto meno pericoloso. E' la natura spugnosa del Tufo a dover attirare una seconda attenzione, perchè specialmente in edilizia all'interno delle porosità dei mattoncini di tufo possono depositarsi tutte le polveri dell'atmosfera, comprese quelle della nube tossica di Chernobil e quelle polveri radioattive provenienti dal Kossovo, dall'Afghanistan e dall'Iraq. In questo caso la naturale radioattività del Tufo ne risulterebbe addirittura potenziata. Piogge, straripamenti e il comunissimo vento possono quindi potenziare, ciò che è potenzialmente pericoloso.
Anche gli uomini sono figli di questa splendida, ma insidiosa, madre Terra. Il nostro organismo cela alla vista alcuni tessuti in tutto simili alla struttura fisica del Tufo. Sono il tessuto osseo spugnoso, presente nelle ossa corte e nelle estremità delle ossa lunghe, e il Midollo osseo, la vera fabbrica delle cellule del sangue. In tutti i casi di sintomatologie degenerative da radioattività si utilizza il termine scientifico di "assorbimento" e non si cade in alcun errore formale se si attribuisce tale peculiare capacità ai tessuti organici spugnosi, vedi i blasti midollari e le leucemie linfatiche, che colpiscono i linfonodi. Qui mi fermo, per essere solo un letterato umanista ho detto, ma ritornerò sull'argomento in seguito.
Temo purtroppo che non siano molti gli studiosi, in questi nuovi settori della ricerca già in balia del gossip e della informazione da carta straccia propagandistica, che lavorerebbero con la mia medesima onesta predisposizione trovandosi ad avere l'opportunità di cavalcare le prime pagine dei quotidiani. Una giusta campagna da affrontare mediattivamente dovrebbe essere quella di sensibilizzare le coscienze alla sola realtà, favorendo in questo modo la Ricerca.
Loredana Morandi
Stasera vongole a Chioggia..
19 mag 17:00 Venezia: pescatori di frodo trovati con 2 tonnellate di vongole VENEZIA - Sequestrate nella notte piu' di due tonnellate di vongole veraci pescate abusivamente nella laguna veneziana. I finanzieri del Comando di Chioggia, in provincia di Venezia, hanno intercettato i pescatori di frodo a bordo di tre motopescherecci grazie a una motovedetta e a un gommone veloce di supporto. Gli uomini si servivano di turbosoffianti, attrezzature illegali che causano danni e scompensi alla flora e alla fauna sottomarina. Le vongole, ancora vive, sono state rigettate in acqua. Sequestrati i mezzi e denunciati gli uomini. (Agr)
gradita serie: discariche e emissioni tossiche ...
19 mag 11:21 Ecologia: sequestrate 17 discariche abusive a Roma ROMA - Diciassette aree abusive, utilizzate nella provincia di Roma come discariche per rifiuti speciali, sono state scoperte e sequestrate dai finanzieri del comando provinciale della capitale. I terreni incolti utilizzati, dell'estensione complessiva di oltre 30mila metri quadri, appartenevano al demanio comunale. (Agr)
Non vorrei sembrare esigente o ingrata, ma un controllino alle emissioni radioattive della base Apat (ex Enea: i due più uno reattori nucleari accesi) della centrale della Casaccia?
per la gradita serie: "Le Scoperte dell'Acqua Calda"
19 mag 14:55 Calvi: conclusa indagine inglese, fu ucciso ROMA - Si e' conclusa l'indagine svolta dalla City of London Police sulla morte dell'ex presidente del Banco Ambrosiano. Roberto Calvi fu strangolato con una corda da due o piu' persone e poi impiccato sotto il ponte dei Frati Neri, nella capitale inglese. (Agr)
E mo' ce mancherebbi Kelly, magari fra vent'anni fra un regime e l'altro ...
... e pure quella dei delinquenti.
Milano, 10:03 MILANO: SCOPERTA FABBRICA DI DROGA IN CASCINA PUNKABESTIA I Carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno scoperto una vera e propria fabbrica della droga in una cascina di punkbestia in via Ripamonti a Milano. Dopo una serie di appostamenti i Carabinieri hanno fatto irruzione all'interno della cascina e hanno trovato una piantagione di canapa indiana di 1800 piante; due chili di cocaina e tre di sostanza da taglio. E ancora: 374 pasticche di ecstasy e numerosi semi di canapa indiana; un chilo di hashish diviso in quattro panetti e materiale da confezionamento; 43 mila euro in contanti, probabilmente frutto dello spaccio. Cinque persone sono state arrestate. I militari hanno inoltre trovato, nascosti all'interno della cascina, numerosi caschi protettivi, maschere antigas, coltelli a serramanico, fionde, bastoni, spray urticanti, verosimilmente utilizzati nelle manifestazioni di piazza.
... purtroppo, quello della procreazione medicalmente assistita è un "vero" falso problema. La 40, pur essendo una pessima legge, non merita di aver ribalta tale da coprire fatti di tale proporzione. Dalle agenzie della sola giornata di oggi ... L.M.
Bimbo morto: nonno difende la nuora 'L'ho trovata io svenuta, dette e scritte tante fandonie' (ANSA) - MILANO, 19 MAG - Il nonno del bimbo morto nel Lecchese difende la nuora e la sua versione dei fatti, accusando giornali e tv 'per le fandonie dette finora'. 'L'ho trovata io, era a terra svenuta, legata. Quando si e' ripresa era talmente terrorizzata che non riusciva a parlare', ha detto l'uomo dalla terrazza di casa, vicino a Milano, dove i genitori del neonato si sarebbero rifugiati. Secondo i carabinieri, che continuano a cercare riscontri all'ipoteso di un'aggressione, a trovare la donna e' stato il marito.
Partorisce in casa, neonata morta Corpo scoperto da carabinieri chiamati dal 118 (ANSA) - CESENA, 19 MAG - Una neonata e' stata trovata morta in una abitazione del Cesenate. Il corpo era dietro a un divano nella casa di due conviventi. La donna, 41 anni, alle 6.30 ha chiamata il 118 segnalando un malore. Il personale medico si e' accorto che la donna aveva partorito e ha avvertito i carabinieri, che hanno controllato l' abitazione trovando tracce di sangue mal ripulite e poi, dietro il divano, in un sacchetto, il cadavere della neonata, anche questo coperto di sangue.
Roma, 14:15 ROMA: NEONATA ABBANDONATA IN CASSONETTO ORA IN TERAPIA INTENSIVA La neonata trovata abbandonata in un cassonetto a Roma e' stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva neonatale del policlinico Umberto I di Roma, pesa 2 chili e 155 grammi. I sanitari del reparto hanno dato alla piccola il nome di Patrizia come la moglie del carabiniere del nucleo radiomobile che l'ha trovata nel cassonetto. "La bambina e' in condizioni generali discrete. Quando e' giunta qui in ospedale doveva essere stata partorita da almeno un'ora. E' nata lievemente prematura, infatti dagli accertamenti sulla placenta e' emerso che ci sono state 34 o 35 settimane di gestazione - ha riferito il dottor Luigi Giannini, che guida il reparto di terapia intensiva neonatale del policlinico -. La piccola e' stata trovata leggermente fredda e lievemente cianotica". "Al momento non c'e' un rischio di vita ma la prognosi resta riservata" - ha raccontato ancora il dottor Giannini.
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