Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
La Federazione nazionale della Stampa italiana comunica: “Apprendiamo con piacere che il Ministro della Funzione pubblica, Luigi Mazzella, ha avviato le consultazioni per definire la vertenza contrattuale dei giornalisti degli uffici stampa pubblici. Per la verità un annuncio simile era già stato reso noto alcuni mesi fa, in risposta a nove interrogazioni parlamentari, senza che ad esso seguisse alcuna convocazione ministeriale. La Fnsi, costretta a ricorrere alla Magistratura del Lavoro per richiedere l’applicazione della legge 150/2000 sugli uffici stampa, si augura che il Ministero e l’Aran vogliano rapidamente sanare una situazione ormai diventata insostenibile”. Prot. 152/C. Roma 14.09.04
"Riceviamo con vivo piacere la vostra richiesta a cui, del resto, avevamo già risposto positivamente nelle scorse settimane". Così i capigruppo al Senato dei partiti che hanno dato vita alla lista unitaria Gavino Angius (Ds), Willer Bordon (Margherita) e Cesare Marini (Sdi) replicano alla lettera che i senatori Massimo Brutti (Ds), Luigi Zanda (Margherita) e Giovanni Crema (Sdi) hanno oggi inviato per sollecitare un'assemblea congiunta per avviare il processo di federazione. "Nei prossimi giorni - aggiungono i capigruppo - le presidenze dei gruppi del Senato concorderanno insieme la data dell'assemblea dei senatori di Uniti nell'Ulivo". Roma, 14 settembre 2004
Dichiarazione del senatore della Margherita già capogruppo in Commissione Telekom Serbia
"Ci attendevamo delle scuse. Invece è venuta fuori una richiesta provocatoria, come quella avanzata da Trantino. Necessaria, semmai, dovrebbe essere l'istituzione di una commissione d'inchiesta sull'operato della disciolta commissione Telekom Serbia". Così il senatore della Margherita, Michele Lauria. "In attesa che la magistratura prosegua facendo luce sui mandanti delle calunnie sui falsi dossier ci riserviamo eventualmente di avanzare una richiesta in tal proposito". "I presidenti delle Camere - conclude Lauria - saranno, mi auguro, più saggi e prudenti di Trantino". 14 settembre 2003
“La si elegga insieme alle Regionali. Prevedere anche partecipazione dei cittadini”
“Dopo il fallimento delle bicamerali e l’esito folle cui sta pervenendo l’attuale proposta di modifica, l’Assemblea costituente potrebbe essere una soluzione metodologica per uscire dall’impasse ed evitare lo sfascio istituzionale. Per evitare tentativi pasticciati e pericolosi, serve una riforma partecipata”. Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio risponde così alla proposta di un’assemblea costituente eletta dai cittadini. “Di fronte a questa matassa sempre più ingarbugliata – ha aggiunto il leader dei Verdi - la proposta di un’assemblea costituente può rappresentare una soluzione metodologica interessante e mai sperimentata. E’ utile che venga subito formalizzata in Parlamento per passare dalle interviste ad una soluzione costruttiva. Per quanto ci riguarda sarebbe utile che l’assemblea venga eletta insieme alle Regionali e che all’interno del processo costituente siano previste modalità di partecipazione diretta dei cittadini”. Roma, 14 settembre 2004
Invito stampa: La Notte Bianca. Voglia di sognare II edizione 18 settembre 2004
Cena in Emmaus di Caravaggio
Giovedì 16 settembre 2004 Roma, Pinacoteca dei Musei Capitolini Palazzo dei Conservatori, Piazza del Campidoglio
Appuntamento per la visita in anteprima alla stampa ore 16.45 - Sala Pietro da Cortona
In occasione della II edizione di Notte Bianca, ideata e realizzata dal Comune di Roma e dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma, in collaborazione col Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Sindaco di Roma Walter Veltroni, il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Andrea Mondello e l’Assessore alle Politiche Culturali Gianni Borgna invitano all’esposizione "Cena in Emmaus", l’eccezionale opera di Caravaggio per la prima volta in Campidoglio grazie alla generosa collaborazione della Pinacoteca di Brera. Si tratta di una presenza eccezionale nella Sala di Santa Petronilla (Palazzo dei Conservatori) al fianco delle due tele dell’Artista già parte della collezione della Pinacoteca Capitolina, la Buona Ventura e il San Giovanni Battista. Il confronto tra i tre dipinti consente di ripercorrere gli stadi principali della carriera "romana" di Caravaggio. L’opera resterà in Campidoglio fino al 17 ottobre.
Roma, 14 set - Il Sindaco Walter Veltroni si è recato nel pomeriggio in visita al San Giovanni, dove è ricoverato Pasquale Carabellotti, uno dei feriti nel crollo al Palazzo delle Esposizioni. Il Sindaco ha espresso al ferito la solidarietà e l’affetto della città e ha voluto sentire dalla sua voce la ricostruzione del grave incidente. Carabellotti ha riferito che nel cantiere venivano rispettate con estremo scrupolo tutte le prescrizioni di sicurezza sul lavoro.
Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Il Sindacato nazionale dei giornalisti e l’Usigrai, che rappresentano oltre 1600 giornalisti dipendenti e centinaia di precari della Rai, hanno il diritto di sapere le forme e le conseguenze del processo di privatizzazione del servizio pubblico che il Ministero della Comunicazione, forse d’intesa con la Presidenza del Consiglio, sembra voler condurre in porto a tappe forzate. La Rai, ed in particolare l’informazione del servizio pubblico, rappresenta un bene prezioso e inalienabile per l’intera collettività nazionale. Il balletto delle percentuali di azienda da privatizzare entro le prossime settimane, le notizie relative alla possibile collocazione in borsa di quote della Rai, le ipotesi su prossime cessioni di strutture e di reti televisive e della radio deve cessare immediatamente. Il Governo faccia chiarezza sull’attuazione della Legge Gasparri, faccia uscire la Rai dall’attuale situazione di non governo ed illustri le proprie intenzioni alle organizzazioni dei lavoratori. I partiti della maggioranza e dell’opposizione si esprimano subito chiaramente. La Fnsi e l’Usigrai proporranno nei prossimi giorni una riunione immediata delle organizzazioni sindacali e di quei movimenti e associazioni che nei mesi scorsi si sono opposte alla Legge Gasparri. Occorrerà valutare concrete e immediate iniziative per salvaguardare il diritto dei cittadini italiani ad avere un servizio pubblico realmente indipendente “. Prot. 151/C . Roma 14.09.04
La notizia riportata dalle agenzie di stampa su di un’imminente viaggio in Iraq del Presidente di Un Ponte per… non è vera, dichiara Fabio Alberti di Un Ponte Per ... L’opportunità di un incontro tra il Presidente del Parlamento Europeo Joseph Borrel e Fabio Alberti era stata prospettata all’associazione dalla segreteria dell’onorevole Vittorio Agnoletto. Invito molto apprezzato ma che il presidente Alberti è stato costretto a declinare ritenendo indispensabile in questo momento la sua presenza in Associazione. Peraltro, l’eventualità di recarsi in Iraq da parte dell’associazione Un Ponte per… è un’ ipotesi che, per ovvi motivi, è presente dal primo giorno del sequestro ma attualmente non vi sono elementi per prevederne l’opportunità.
"Un ponte per..."ONG piazza Vittorio Emanuele II, 132 00185 ROMA
“I raid e i bombardamenti ostacolano la trattativa”
“E’ paradossale che un governo che si definisce grande alleato degli Stati Uniti non riesca neppure a ottenere un ‘cessate il fuoco’ di una settimana”. Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio torna a chiedere l’impegno del governo italiano per ottenere un “cessate il fuoco” da parte delle truppe di occupazione. “E’ evidente che, come confermano le preoccupazioni del governo francese, i raid sono un serio ostacolo per le trattative - spiega il leader dei Verdi -. Un ‘cessate il fuoco’ da parte delle truppe di occupazione agevolerebbe il compito di chi in queste ore sta lavorando per la liberazione degli ostaggi e consentirebbe anche di isolare un terrorismo sempre più criminale. Ma il governo non riesce neppure a richiedere la sospensione dei bombardamenti”. Roma, 14 settembre 2004
“In base a quali valutazioni di urgenza avanzate dalla U.S. Navy e dal Pentagono, il Ministero della difesa ha acconsentito all’avvio dei lavori per la trasformazione del punto di approdo dell’isolotto di S.Stefano in vero e proprio insediamento americano sul territorio italiano, nonostante l’esistenza di una chiara opposizione da parte delle popolazioni locali e la conferma dei numerosi e gravi problemi relativi alla salute, alla sicurezza e alla tutela ambientale commessi alla presenza della base? Perché il Governo continua a non chiarire quale sia l’entità dei lavori di ampliamento del punto d’appoggio della U.S. Navy nell’isolotto di Santo Stefano, quale la reale portata della riorganizzazione della presenza americana sottesa dentro tale ampliamento? In base a quali considerazioni politiche e valutazioni strategiche relative alla difesa nazionale il Governo ha ritenuto legittimo interpretare il Memorandum del 72 nel senso di concedere un’espansione della presenza americana a La Maddalena e per quale motivo tale scelta non è diventata materia di discussione e decisione in sede parlamentare? – sono le domande poste da Elettra Deiana, capogruppo di Rifondazione Comunista in Commissione Difesa alla Camera, e Franco Giordano, presidente del gruppo, in una interpellanza urgente al Presidente del Consiglio ed al Ministro della difesa in merito all’ampliamento del sito statunitense nell’arcipelago de La Maddalena - Da notizie di stampa (L’Unità 13/09/2004) si apprende che i lavori inizieranno il 15 settembre, come confermato da un ordine del giorno trasmesso agli uffici della Naval Support Activity da parte di una commissione tecnica militare. I lavori di ampliamento dell’attuale punto di approdo per una Nave appoggio della U.S. Navy per sommergibili di attacco, relativo ad una modifica apportata nel 1972 all'accordo fra l’Italia e gli Stati Uniti del 1954, riferito ad infrastrutture bilaterali, fa di questa area nucleare statunitense sul territorio nazionale una struttura anomala, avulsa da qualsiasi contesto di compartecipazione di interesse bilaterale, in cui tutti gli elementi di sicurezza ecologico sanitaria, i rapporti istituzionali, le regole urbanistiche, la compatibilità con il Parco Nazionale Arcipelago, restano in secondo piano rispetto alla priorità della U.S. Navy. L'onorevole Martino con una nota ministeriale ha deciso di avallare il Progetto statunitense di «Migliorie infrastrutturali» che era stato respinto dal Comitato Paritetico Regionale sulle Servitù Militari (Co.Mi.Pa.). In questo modo – proseguono i parlamentari - il progetto della U.S. Navy, sommario ma molto esplicito, che trasforma il punto d'approdo in una nuova ed effettiva base nucleare statunitense, viene presentato come un mero rifacimento e ammodernamento delle strutture esistenti. La decisione del Ministro è stata avversata nelle sedi istituzionali, sia dalla Giunta della regione Sardegna che dal sindaco de La Maddalena, oltre che da comitati e dai cittadini, sempre più allarmati dal fatto che nei territori che ospitano gli insediamenti militari dell’intera Sardegna si registra, da tempo, un'elevata incidenza di tumori tra la popolazione, in una percentuale che va decisamente oltre la norma statistica, il 200 per cento in più della media nazionale. In un assetto del territorio così strettamente connesso alla funzione e funzionalità militare – concludono Deiana e Giordano - l’ampliamento del sito americano nell’isolotto di S. Stefano avrebbe ulteriori ricadute negative sulla vita della popolazione in termini di sicurezza della vita e salvaguardia della salute, oltre che per gli equilibri ambientali.”
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