Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Roma, 9 set - Si svolgerà lunedì prossimo il vertice istituzionale per esaminare la delicatissima situazione dell’Alitalia e definire le iniziative da assumere. Rispondendo all’invito rivolto ieri dal sindaco Veltroni, il presidente della regione Storace, il presidente della Provincia Gasbarra e il sindaco di Fiumicino Canapini hanno aderito alla proposta di incontro che avrà luogo alle ore 15 in Campidoglio.
“Evitare un colossale imbroglio. Tutelare invece agricoltura biologica e tipica da contaminazioni ogm”
“Quello che serve non è una legge sulla coesistenza, ma per la tutela delle produzioni biologiche e tipiche. La coesistenza tra un’agricoltura come quella italiana e un’agricoltura altamente contaminante come quella ogm è impossibile e rischia di trasformarsi in un colossale imbroglio”. Lo ha detto il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio secondo il quale “ciò che serve è una legge per tutelare la nostra agricoltura dai rischi di inquinamento, anche accidentale, da ogm e una forte iniziativa in sede europea per tutelare quegli stati e quelle regioni che scelgono di essere ogm-free”. “In questo senso – ha aggiunto il leader del Sole che ride – il principio di precauzione a cui fa riferimento Prodi e che ha portato la Commissione Ue a rinviare ogni scelta deve servire per rafforzare le tutele di agricoltori e consumatori in tutta Europa”. Roma, 9 settembre 2004
Dichiarazione dell’on. Luca Marcora, responsabile Agricoltura della Margherita
“E’ un grande risultato e ringrazio Romano Prodi che è riuscito a modificare l’orientamento della commissione.” E’ quanto ha dichiarato l’on. Luca Marcora, responsabile Agricoltura della Margherita, dopo la decisione di togliere dall’agenda della riunione di oggi della Commissione Ue la discussione sulle “soglie di tolleranza” per gli ogm nelle sementi. “Noi della Margherita –ha aggiunto Marcora- siamo convinti che gli ogm siano un danno per l’agricoltura italiana e per qualsiasi agricoltura, come quella europea, che voglia puntare su qualità e tipicità. Il rinvio -secondo l’esponente Dl- permette di approfondire la possibilità tecnica di fissare la soglia di tolleranza per le sementi allo 0,1%, che è quello che noi chiediamo. Il Presidente Prodi ha recepito le nostre istanze e quelle di tutti coloro i quali lo invitavano a rinviare la decisione, a cominciare da tutto il mondo ambientalista, a vasti settori del mondo agricolo, a Legambiente, Coldiretti, dai vas alla confederation Paysanne. Inoltre, questo successo – ha concluso Marcora – conferma la capacità di leadership di Prodi che sa recepire e mediare tutte le istanze provenienti dalla coalizione di centrosinistra.”Roma, 9 settembre 2004
Oggi, mercoledì 8 settembre, alle ore 17.00 presso la sala delle Bandiere del Campidoglio, il sindaco Walter Veltroni e l’assessore alle Politiche Sociali Raffaela Milano incontrano i rappresentanti delle Organizzazioni non governative e di volontariato che con le loro azioni di assistenza e aiuto sono attive nelle zone di crisi del mondo.
Dichiarazione dell’on. Luca Marcora, responsabile Agricoltura della Margherita
“E’ un grande risultato e ringrazio Romano Prodi che è riuscito a modificare l’orientamento della commissione.” E’ quanto ha dichiarato l’on. Luca Marcora, responsabile Agricoltura della Margherita, dopo la decisione di togliere dall’agenda della riunione di oggi della Commissione Ue la discussione sulle “soglie di tolleranza” per gli ogm nelle sementi. “Noi della Margherita –ha aggiunto Marcora- siamo convinti che gli ogm siano un danno per l’agricoltura italiana e per qualsiasi agricoltura, come quella europea, che voglia puntare su qualità e tipicità. Il rinvio -secondo l’esponente Dl- permette di approfondire la possibilità tecnica di fissare la soglia di tolleranza per le sementi allo 0,1%, che è quello che noi chiediamo. Il Presidente Prodi ha recepito le nostre istanze e quelle di tutti coloro i quali lo invitavano a rinviare la decisione, a cominciare da tutto il mondo ambientalista, a vasti settori del mondo agricolo, a Legambiente, Coldiretti, dai vas alla confederation Paysanne. Inoltre, questo successo – ha concluso Marcora – conferma la capacità di leadership di Prodi che sa recepire e mediare tutte le istanze provenienti dalla coalizione di centrosinistra.” Roma, 8 settembre 2004
Appello per la liberazione degli attivisti per la Pace rapiti in Iraq

"Noi, movimento italiano per la pace, fratelli e sorelle di Simona Pari e di Simona Torretta, operatrici di pace in Iraq, chiediamo alle persone che le detengono insieme ai due operatori iracheni, Ra'ad Alì Abdul-Aziz e Mahnaz Bassam, di liberarli subito. Vi chiediamo di considerare quanto danno state provocando alla causa della pace e a quella del popolo iracheno.
Come ha scritto l'Unione delle comunità islamiche in Italia, "testimoniate coscienza di un debito di riconoscenza nei confronti di coloro che hanno condiviso la sofferenza del popolo iracheno negli anni dell'embargo, che sono rimasti nel paese quando dal cielo piovevano le bombe, che non l'hanno abbandonato neanche in questi mesi orribili di confusione e violenza".
Vi chiediamo di non spezzare il filo di solidarietà che, nonostante e contro l'embargo prima e la guerra poi, nonostante e contro le scelte del nostro governo, persone come le nostre sorelle hanno mantenuto tenacemente e coraggiosamente, ad esempio rifornendo di acqua la popolazione assediata di Falluja e Najaf.
"Un ponte per", la loro Ong, insieme a centinaia di organizzazioni sociali e politiche del nostro paese, ha organizzato gigantesche manifestazioni a favore della pace e per il ritiro delle truppe straniere dall'Iraq, e ha cercato di non abbandonare gli iracheni all'arbitrio dell'occupazione militare.
In nome di questa lotta e della verità, vi scongiuriamo: liberateli subito. Al popolo iracheno e a tutti gli amanti della pace nel mondo, e in Italia, chiediamo di aiutarci nel tentativo di salvare la vita di Simona Pari, di Simona Torretta, di Ra'ad Alì Abdul-Aziz, di Mahnaz Bassam.
Erano a Baghdad a nome di tutti noi. Nella loro prigione siamo anche noi, oggi. La loro liberazione sarebbe uno spiraglio di luce nel buio della violenza. Ancora in queste ore, in molte città irachene, la guerra miete vittime innocenti. Perciò continuiamo a chiedere con fermezza che tacciano le armi, che termini l'occupazione.
Ogni forma di mobilitazione, di pressione, gli appelli e le fiaccolate, i messaggi ai rispettivi governi sono i mezzi di cui disponiamo, noi popolo della pace. Usiamoli tutti, adesso. Al movimento italiano chiediamo di scendere in piazza, in ogni città, da subito, con i colori dell'arcobaleno e nel nome delle nostre sorelle e dei nostri fratelli sequestrati in Iraq.
Il Comitato italiano Fermiamo la guerra organizzatore delle marce del 15 febbraio 2003 e del 20 marzo 2004
Un ponte per Baghdad

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BAGDAD - Due pacifiste italiane sono state rapite a Bagdad. Appartengono all'organizzazione "Un Ponte per...", operativa nella capitale irachena da molti anni per il trasporto dell'acqua nei luoghi di conflitto e con programmi culturali per l'infanzia. Le due pacifiste rapite si chiamano Simona Torretta e Simona Pari, rispettivamente di 27 e 29 anni. Con loro, nella sede dell'organizzazione non governativa, sono stati sequestrati anche tre iracheni che lavoravano nell'ufficio. La notizia è stata Al Jazeera. Il ministero degli Esteri ha fatto sapere di aver avviato accertamenti sulla notizia. L'Associazione Un Ponte Per ... ha confermato la notizia. In questo momento si stà creando un coordinamento spontaneo di cittadini e pacifisti romani presso la sede della associazione pacifista Un Ponte Per ...
Dichiarazione del senatore della Margherita Franco Danieli, vice presidente della Commissione Esteri Senato
"La Farnesina si adoperi immediatamente per fare chiarezza sulle modalità del rapimento delle due esponenti della Ong "Un ponte per... in Iraq e tenga informate le commissioni Esteri di Camera e Senato". Così il senatore Franco Danieli, vice presidente della Commissione Esteri in merito alla drammatica vicenda che coinvolge due nostre connazionali da tempo impegnate negli aiuti alla popolazione irachena. "Esprimo tutta la mia solidarietà all'organizzazione non governativa - continua Danieli - e ai familiari delle due operatrici rapite, manifestando il mio apprezzamento per il lavoro svolto finora". 7 settembre 2004
Dichiarazione della senatrice Albertina Soliani
"Mentre i nostri elettori, i nostri militanti, i nostri simpatizzanti ci chiedono di conoscere, di capire qual è il confronto in corso nei giorni di Europa e qual è il confronto che si realizza attorno alla proposta di Romano Prodi, registriamo purtroppo il silenzio o peggio la confutazione dei fatti dell'organo del partito Europa. Perchè?". A chiederlo è la senatrice della Margherita Albertina Soliani. "Non è la prima volta che Europa è assente e ignora i grandi appuntamenti di partito, basti pensare al congresso di Rimini. Sei poi all'assenza il quotidiano aggiunge anche l'omissione dei fatti è naturale porsi la domanda: 'a che serve e a chi serve Europa?'" Polignano a Mare, 7 settembre 2004
“Soglia di tolleranza pericolo per agricoltura e consumatori, indispensabile nuovo esame e nuove ricerche”
“Una soglia di tolleranza sui semi è un pericolo per l’agricoltura biologica e di qualità italiana ed europea. I Verdi ribadiscono la necessità di mantenere un estremo rigore a difesa dei consumatori e degli agricoltori. Ma in questo momento c’è anche un problema democratico e scientifico”. Lo ha detto il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio che oggi ha rivolto un appello al Commissario europeo per l'ambiente Margot Wallstrom e al presidente della Commissione Ue Romano Prodi “perché si eviti una decisione su una materia così controversa senza avere atteso il dibattito del nuovo Parlamento europeo eletto a giugno e senza aver consultato consumatori ed agricoltori”. “A giugno – spiega il leader del Sole che ride – è stato eletto un nuovo parlamento ed è fondamentale attendere il nuovo dibattito che i Verdi europei hanno già richiesto. Le nuove evidenze scientifiche sul rischio di contaminazione dell’agricoltura di qualità e i possibili rischi per la salute dei consumatori rendono indispensabile un nuovo approfondimento scientifico e soprattutto un più accurato esame parlamentare”. Per questi motivi “i Verdi chiedono al presidente Prodi e al commissario Wallstrom di evitare una decisione a fine mandato che risulterebbe gravissima”. Roma, 7 settembre 2004
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