Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
1500 termometri scoppiano in una farmacia di Monte Mario, un fenomeno davvero preoccupante nel quartiere dove vivo. Leggo la notizia da La Repubblica e, considerando la riprovata idiozia se non addirittura l'ignoranza congenita di Legambiente in Roma, di cui l'articolo reca il commento, opto per un fenomeno di poltergaist o per la partita fallata. I romani di legambiente sono infatti coloro che volevano lanciare una nuvola di palloncini colorati durante il passaggio degli aerei delle frecce tricolori sul cielo di Roma, con il rischio di provocare un incidente con dimenzioni catastrofiche in città il 2 giugno. Dopo aver attentato alla mia città l'intervistato poi si è conquistato il titolo permanente de "il belloccio" quando, proprio in occasione del 2 di giugno e la parata militare, io, organizzatrice dell'evento del lancio dei fiori e ufficio stampa dell'organizzazione di 4 ponti per la pace ho dovuto ricorrere ai sensi della legge sulla stampa sul suo comunicato di auto attribuzione dell'evento più fotografato del giorno. Gentaccia.
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_938883.html
Mentre impazza la furia contro la manifestazione non violenta dei precari di sabato, sulla quale ancora non ho avuto il tempo di scrivere nulla ma anticipo che scriverò che la spesa proletaria ce la potevano risparmiare, giunge la notizia di un giovane ambientalista ucciso da un treno in corsa. Mi domando: e una bella indagine per omicidio colposo al ferroviere? L'uomo era già seccato per essersi dovuto fermare due ore in stazione a causa dei manifestanti, vedendo alcune persone alzarsi al suo passaggio dal binario se aveva tolto il freno di emergenza lo ha mollato il tempo sufficiente per lasciare il treno alla sua corsa e uccidere un ragazzo innocente. Non piacerà ai sindacati, ma la conosciamo tutti la perenne battaglia del cittadino contro l'impiegato pubblico menefreghista... Segue l'articolo di Repubblica.
Un attivista di 23 anni ha avuto una gamba tranciata Soccorso dai medici sul posto, è poi deceduto in ospedale Francia, si incatena sui binari per protesta: ucciso dal treno Secondo le ferrovie francesi il macchinista ha azionato il freno d'emergenza dopo aver visto alcune persone ferme sulle rotaie
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Germania, poliziotti controllano i binari |
| PARIGI - Un dimostrante di 23 anni è morto travolto da un treno che trasportava scorie nucleari dalla Francia alla Germania. Il giovane, che si era incatenato ai binari nella stazione di Avricourt, non distante Nancy, è stato investito dal passaggio del treno, che gli ha tranciato di netto una gamba. Soccorso dai medici è morto poco dopo in ospedale. Voleva protestare contro il trasporto di materiale nucleare e richiamare, in questo modo, l'attenzione delle autorità sulla "banalizzazione" di questo traffico e sulla "vulnerabilità di questi convogli".
"Il macchinista - ha riferito una portavoce delle Ferrovie francesi - aveva notato un gruppo di persone sedute sui binari. Alcune di loro si sono alzate in piedi. Il macchinista ha azionato il freno d'emergenza, ma una di loro è rimasta sui binari e ha avuto una delle due gambe troncate dalle ruote". Poco prima che si consumasse la tragedia il viaggio del treno era stato ritardato di due ore a causa di altri due dimostranti che si erano legati ai binari. Era intervenuta la polizia che li aveva trascinati via a forza.
ll fatto ha sollevato in Francia grande emozione e tristezza. I verdi hanno chiesto un "credibile dibattito democratico" sul nucleare e hanno denunciato che "una volta di troppo, una manifestazione non violenta si è conclusa in dramma". Chiederanno anche alla compagnia generale per il materiale nucleare (Cogema) di sospendere questi viaggi.
Anche il Reseau sortir, cui fanno capo 695 associazioni, ha chiesto "una moratoria totale" dei trasporti di materiale nucleare. Un responsabile ha ricordato che il gruppo spinge a dimostrare contro i trasporti di materiale nucleare, ma non a legarsi alle rotaie. E' comunque - ha aggiunto - una decisione che riguarda la responsabilità personale di ciascuno.
Il treno che trasportava i residui diretti al centro di stoccaggio di Gorlaben, in Germania, era partito ieri sera dal centro della Cogena, a Valognes. Trasporta 12 imballaggi di materiale nucleare trattato e vetrificato. In base a un accordo tra i governi francese e tedesco del gennaio del 2001, è previsto che ogni anno arrivino dalla Germania una parte dei residui di materiale nucleare utilizzato per la produzione di energia elettrica. Questo materiale viene lavorato e vetrificato per essere poi ricaricato su un treno e sistemato nel centro di stoccaggio di Garleben.
E in previsione dell'arrivo del convoglio sale la tensione in Germania. Migliaia di poliziotti antisommossa sono pronti a intervenire per controllare le numerose manifestazioni di protesta annunciate dagli antinuclearisti lungo il tragitto del convoglio. Centinaia di persone hanno manifestato questa sera a Hitzacker, nel nord. Con fiaccole e candele, i dimostranti hanno chiesto la chiusura di "tutti gli impianti nucleari nel mondo".
(7 novembre 2004)
Roma, 4 ott. – “Se davvero il parlamento vuole celebrare il Santo di Assisi può farlo cancellando definitivamente le proposte di legge presentate dal centro destra per smantellare la legislazione sulla caccia”. Luana Zanella, coordinatrice dei deputati Verdi, sottolinea che il suo Gruppo “ha espresso un voto di profonda convinzione al testo della legge approvata dalla Camera che istitutuisce la festività del 4 ottobre. Tuttavia, insieme ai valori della pace e del dialogo, non possiamo dimenticare il rispetto e la tutela degli animali: proprio le intenzioni di buona parte della attuale maggioranza sono davvero sconfortanti in questo senso perché mirano a fare carta straccia delle legislazione attuale, saggio punto di equilibrio tra le istanze del mondo venatorio non fondamentalista e le necessità di tutela dell’ecosistema”.
Dichiarazione del senatore della Margherita, Giuseppe Vallone. «Se le lunghe gestazioni offrissero la certezza di un buon prodotto finale, allora avremmo accettato di buon grado i tre anni di incubazione. Purtroppo non è così e questo prodotto non solo arriva fuori tempo massimo, ma è mediocre soprattutto nella parte in cui introduce le misure di diretta applicazione che, peraltro, incidono sulle competenze regionali e sono anche in contrasto con la Costituzione». Lo ha dichiarato il senatore della Margherita Giuseppe Vallone intervenendo in Aula contro la delega ambientale. «È evidente - ha aggiunto Vallone - che le motivazioni nascoste dietro alla scelta del Governo, non altrimenti comprensibile, sono altre e vanno ricercate nel fatto che la maggioranza ha voluto compiacere quella lobby di amici portatrice di forti interessi in un comparto così pieno di prospettive di guadagno e profitto. Probabilmente - ha concluso Vallone - andava assecondato il business di qualcuno. Ma una cosa è certa: non sono gli interessi nazionali l'obiettivo e la fonte di ispirazione dell'Esecutivo». Roma, 29 settembre 2004
Dichiarazione di Gigi Malabarba, capogruppo PRC al Senato. "L'incenerimento di rifiuti ferrosi, anche radioattivi, in impianti impropri alimenterà le ecomafie, mentre più in generale norme più lassiste in materia ambientale già provocano ondate di illegalità al solo annuncio, ha dichiarato Gigi Malabarba, capogruppo Prc al Senato, intervenendo in Aula contro al cosiddetta delega ambientale. La fiducia sulla delega annunciata dal governo per la seconda volta, insieme all'evidente mancanza di copertura finanziaria costituiscono un ulteriore sfregio nei confronti del Parlamento e della Costituzione: vale la pena di indignarsi di ribellarsi, come continua a fare il popolo di Acerra", ha concluso Malabarba. Roma 29-9-2004
CONFERENZA STAMPA
Domani, martedì 28 settembre, alle 12.00, presso la sala Gialla di Palazzo Madama,
DELEGA AMBIENTALE: VERDI, LO SFASCIO CONTINUA
La fiducia sul ddl di delega ambientale viene posta senza che sia iniziata la discussione generale e senza che il provvedimento sia stato incardinato. Ciò costituisce un pericoloso precedente, infatti, è la prima volta che una procedura del genere viene adottata. I Verdi sono stati sempre contrari a questo provvedimento e il numero dei loro emendamenti è direttamente proporzionale all'entità della devastazione che in materia ambientale verrà provocata da questa delega. Infatti, le nuove norme introducono alcune devastanti misure in favore dei peggiori inquinatori, del commercio illegale dei rifiuti ferrosi, degli speculatori edilizi.
Interverranno:
Sauro Turroni, Vicepresidente della Commissione ambiente di Palazzo Madama;
Stefano Boco, Capogruppo dei Verdi al Senato;
rappresentanti del WWF, Greenpeace, Italia Nostra, Mare Vivo e Legambiente.
Una ferma presa di posizione sulla vicenda caccia in Italia e sui ripetuti tentativi di ignorare le regole arriva dagli uffici di Bruxelles di Birdlife International, la maggiore federazione mondiale per la conservazione degli uccelli selvatici, di cui la LIPU è il partner italiano.
Con una lettera indirizzata a Nicholas Hanley, capo unità della DG Ambiente della Commissione Europea, Birdlife International sottolinea come i tentativi di modificare i termini dei periodi di caccia in Italia (regolati dal cosiddetto Key Concept Document) da parte del Ministero delle Politiche Agricole italiano non siano supportati da alcuna giustificazione scientifica.
In particolare, afferma Birdlife, il recente report prodotto dal Ministero delle Politiche Agricole e inviato alla Commissione Europea <<non offre alcun nuovo dato che potrebbe condurre ad una riconsiderazione dei dati formalmente inclusi nel Key Concept Document per l’Italia e non sembra rispondere ai requisiti chiaramente indicati dalla Commissione>>. In un momento in cui esistono fortissimi argomenti che spingono verso una maggiore protezione degli uccelli selvatici, il rischio, secondo Birdlife International, è dunque quello di stravolgere i dati scientifici e le regole con una pressione politica che nulla ha a che fare con le corrette procedure ed il rispetto dei dati.
Il grave allarme lanciato da Birdlife International si conclude con l’appello alla Commissione Europea di <<dare un chiaro segnale alle autorità italiane, affinché queste procedano solo se e quando i requisiti per la modifica delle date di caccia in Italia richiesti dalla Commissione, in termini di dati scientifici attendibili e di approccio metodologico, siano pienamente soddisfatti>>.
Secondo la LIPU il comunicato di Birdlife International dimostra come in Italia, sulla vicenda caccia, le regole stiano ormai saltando completamente. <<Già nel Dicembre del 2002”, afferma Danilo Selvaggi, responsabile dei Rapporti istituzionali della LIPU, “il Ministero delle Politiche Agricole aveva presentato una serie di dati del tutto insoddisfacenti, che la Commissione Europea aveva ovviamente respinto con la raccomandazione, rivolta all’Italia, dell’indispensabile rispetto delle regole. Tuttavia, come se quella cattiva figura non fosse bastata, un nuovo report, sostanzialmente con gli stessi dati, è stato inviato nei giorni scorsi alla Commissione. L’esito non potrà che essere lo stesso e i dati verranno di nuovo respinti>>.
Secondo la LIPU, la continua forzatura delle regole da parte del Ministero delle Politiche Agricole ha un obiettivo chiarissimo: modificare la legge italiana sulla caccia (157/92). Questa modifica può però avvenire solo in presenza di una profonda revisione dei documenti ufficiali europei, soprattutto in termini di specie cacciabili e periodi di caccia.<<Ma per modificare tali documenti - continua Selvaggi - servono dati scientifici. E i dati scientifici ufficiali, gli unici che contano, dicono esattamente il contrario di quanto sostenuto dal Ministero dell’Agricoltura o incluso nelle proposte parlamentari di modifica della legge. Per fare solo un esempio, ben 11 delle specie di uccelli che si vorrebbero includere tra quelle cacciabili sono addirittura assenti dagli allegati della Direttiva europea. Un fatto clamoroso che porterebbe alla bocciatura certa, in sede europea, dell’eventuale nuova legge italiana . <<Riteniamo a questo punto - conclude Selvaggi - che il Governo italiano non possa più astenersi dall’intervenire e mettere un freno ad una situazione, quella sulla caccia in Italia, che francamente sta superando ogni limite>>. Parma, 27 Settembre 2004
In commissione Agricoltura maggioranza sorda a ragioni opposizioni e associazioni
Roma, 23 SET – “In commissione Agricoltura è andata ancora in scena l’arroganza della maggioranza di centro destra che continuerà l’esame del pacchetto caccia, nonostante le richieste di tutta l’opposizione e di tutte le associazioni ambientaliste”. Lo afferma Luana Zanella, deputata Verde, la quale esprime “grande preoccupazioni per il testo unico che la maggioranza si accinge a proporre, di fatto un groviglio di norme anticostituzionali e antieuropee - sottolinea la deputata Verde - finalizzate solo a smantellare l’attuale legislazione e soddisfare gli appetiti dei cacciatori più oltranzisti e dei produttori di armi. Credo che a questo punto sia utile che i tavoli programmatici del centro di sinistra su agricoltura e ambiente si riuniscano al più presto per rafforzare la strategia unitaria già costruita contro questo scempio”.
Dichiarazione on. della Margherita Antonello Soro
“Il ministro Giovanardi non riuscirebbe mai a trasgredire il mattinale che le burocrazie ministeriali consegnano in queste occasioni.” E’ quanto ha dichiarato in aula l’on. della Margherita Antonella Soro dopo la “burocratica ed elusiva” risposta al question time odierno del Ministro per i rapporti con il parlamento. Soro aveva interrogato il governo sugli effetti ambientali relativi alla presenza della base navale Usa nell’arcipelago della Maddalena, sostenendo che “una nuova analisi nelle acque dell'arcipelago della Maddalena ad opera di studiosi di indiscussa competenza ha segnalato la presenza di scorie nucleari (plutonio 239) imputabili alla presenza di reattori di sommergibili atomici in transito da e verso la base americana. È l'ennesima denuncia – ha proseguito Soro- che registriamo con preoccupazione e chiediamo al governo risposte serie e responsabili. La presenza di sommergibili a testata atomica – secondo il parlamentare della Margherita- contrasta pesantemente con le scelte di sviluppo economico fondato sulla qualità ambientale che la Sardegna ha scelto per il suo futuro. E al governo Soro ha chiesto “se non ritenga maturo il tempo per un allontanamento della base americana dal territorio dell'arcipelago della Maddalena. Ma la risposta che il governo ci ha dato oggi – ha continuato Soro - è quanto meno elusiva. Come il governo sa sono cambiati gli scenari della difesa e delle relazioni internazionali in Europa e non è più sopportabile che nel nome dell'interesse militare, per sua natura sottoposto ad un elevato grado di segretezza, si perpetui una situazione grottesca che mette in sofferenza il diritto della Sardegna a governare il suo futuro. Non è più possibile –ha aggiunto Soro- che in un sito di straordinario pregio ambientale, destinato dalle leggi di questo Parlamento ad un regime speciale di tutela e sottoposto a vincoli e controlli, superiori a quelli normali, siano ospitati armi nucleari e sommergibili. Non è più sopportabile che nelle acque dell'arcipelago della Maddalena siano presenti reattori che vanno e vengono, peraltro privi - come accertato - di sistemi di sicurezza adeguati a fronteggiare le possibili emergenze legate a fughe radioattive. Gli incidenti ci sono già stati e non sono stati incidenti di lieve entità. Lo abbiamo appreso dalla stampa internazionale, poi dal Governo degli Stati Uniti, infine dal Governo italiano, in modo tardivo e reticente. Penso sia tempo –ha concluso il parlamentare della Margherita- di risolvere la questione alla radice, con la chiusura di questa base. È, invece, in corso in questi giorni uno straordinario intervento edilizio per il potenziamento della base, con la costruzione di 52 mila metri cubi; è in corso, cioè, la trasformazione di un supporto logistico in un autentico presidio della Marina americana. Questo accade mentre il Governo italiano smantella, alla Maddalena, l'arsenale della propria Marina militare. Insomma, è in corso di fatto un trasferimento di sovranità sull'isola della Maddalena, che noi però cercheremo di impedire in tutti i modi.” Roma, 22 settembre 2004
DELEGA PROVOCA DEVASTAZIONE AMBIENTALE
"La seconda fiducia che il Governo pone al Senato sul ddl di delega ambientale rappresenta l'ennesima vergogna per il Parlamento, a cui l'esecutivo sottrae le prerogative assegnatagli dalla Costituzione". Lo dichiara il senatore dei Verdi Sauro Turroni, Vicepresidente della Commissione ambiente di Palazzo Madama. "Questa fiducia - prosegue l'esponente del Sole che Ride - viene posta addirittura senza che sia iniziata la discussione generale e senza che il provvedimento sia stato incardinato. Ciò costituisce un pericoloso precedente perché è la prima volta in assoluto che una procedura del genere viene adottata. Noi Verdi siamo stati e siamo tuttora contrari a questo provvedimento e il numero dei nostri emendamenti è direttamente proporzionale all'entità della devastazione che in materia ambientale verrà provocata da questa delega che cancella tutta la legislazione ambientale, affidandone la revisione a 24 esperti nominati direttamente dal ministro. Noi Verdi saremmo pronti a ritirare tutti gli emendamenti se dal ddl venissero stralciate le norme di diretta applicazione che introducono alcune devastanti misure in favore dei peggiori inquinatori, del commercio illegale dei rifiuti ferrosi, degli speculatori edilizi". 22.09.04
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